Scoperta del teatro di Ercolano
Nel 1709, Abrogio Nocerino, un contadino, stava scavando un pozzo vicino al paese dell'attuale Ercolano, quando la sua ascia colpì qualcosa di strano: un blocco di marmo. Nocerino lo vendette a un uomo che lavorava per il Principe d'Elbeuf, che era un comandante dell'esercito austriaco a Napoli. Il Principe d'Elbeuf era deciso a scavare più a fondo per trovare altri tesori di questo tipo per decorare la sua casa nella vicina Portici.
Gli scavi ordinati dal principe d'Elbeuf furono motivati dall'avidità e non dalla genuina curiosità; negli anni successivi, il teatro fu sistematicamente saccheggiato e depredato di busti, fregi, colonne e altro ancora.
Solo con Karl Weber, sotto Carlo Borbone, re di Spagna, iniziarono gli scavi di Ercolano, leggermente più organizzati. Anche allora, il guadagno personale aveva la meglio sull'interesse accademico: la residenza borbonica metteva in mostra molti dei tesori del teatro.